L
a sveglia, puntata a due orari differenti, a intervalli di cinque minuti l’uno dall’altro, è al suo ultimo avvertimento: devo alzarmi dal letto subito, di corsa.
La mia forza interiore riesce a convincermi, infilo le pantofole e apro la finestra: il sole pallido fa chiaramente capire che oggi sarà una giornata uggiosa e il cielo grigio fa nostalgia, nostalgia di Cortina.
Mi dirigo in camera di Sofia per svegliare anche lei, Mina, invece, è già sulla strada dei miei passi. Il campanellino agganciato al suo collare è l’equivalente del ‘Salva Bimbo Beghelli’ per cani: so sempre dove si trova. Ora è di fronte a me, scodinzola, alternando il movimento delle zampe, quasi volesse saltarmi tra le braccia.
E nonostante sia...