È
passato un mese da quel tragico venerdì nero, e niente è più come prima.
Sofia ha iniziato a sospettare che non si trattasse di un semplice ritiro sportivo, quando papà è venuto a riprendersi la moto. E credo che ne abbia avuto la conferma, nel momento in cui lo ha sentito gridare, vedendola a terra con lo specchietto retrovisore rotto e la carenatura segnata.
L’ho urtata senza volere.
Non mi ha creduto.
Un piccolo segno di gratitudine per aver scoperto che la sua storia con Andrea va avanti da più di un anno.
Come sia riuscito a prendermi in giro così a lungo rimane un mistero, ma il risultato, per quanto detestabile, non cambia: io resto quella che ha messo il cuore...