T
iro dritto , non mi fermo. Niente amici , niente ricordi, solo una strada lunga e vuota da percorrere. C'è tanto dolore, ma è più facile se non devo spiegare niente a nessuno. Devo ricominciare da capo e imparare di nuovo. Ascolto, eseguo, aspetto e sbaglio. Ora posso sbagliare e imparare a correggermi. Mi rivedo bambina: sono in classe e la maestra mi insegna a disegnare, ma io non so da dove cominciare. Anche adesso, allo stesso modo, le mie dita ritrovano il piacere del gioco e i miei ricordi non mi fanno più soffrire.
Non so dire con esattezza quando tutto è cominciato, quando ho iniziato a volare, ma so che dalla prima lezione, entravo in quella biblioteca con un peso sul cuore e dopo due ore...