S
aggio di musica di fine anno.
I bambini che dovranno esibirsi entrano mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo, dopo aver mangiato con l’imbuto — in macchina, durante il tragitto casa-teatro.
Ad accompagnarli ci sono genitori, fratelli, sorelle, nonni, e cugini di primo, secondo e terzo grado, che aspettano trepidanti il segnale di uno degli addetti alla sicurezza, per entrare e scatenare l’inferno.
Platea e galleria cominciano a riempirsi e nel caos generale, vedo Tilla.
Anche Vera, la sua bimba, partecipa al saggio. Corro a salutarla e mi dice che ci sarà anche Claudia. Le ha ceduto uno dei suoi biglietti, perché il nonno ha avuto un contrattempo — in realtà, sappiamo entrambe che non è vero, ha solo gettato la spugna —...