I
o amo leggere, scrivere, mangiare. Insomma, se ci pensi bene un io amo non è altro che un mi piace. Ma dire mi piaci e dire ti amo non è la stessa cosa: deve essere il suono che produce ad amplificarne l'effetto. La paura di pronunciare un ti amo perseguita da secoli la categoria "innamorati" e non accenna a sparire. E non mi riferisco a quelli che lo dicono così, giusto per dirlo, ma a quelli che lo prendono alla lettera, che ne preservano il valore senza inflazionarlo, usandolo come una leva da tirare solo in caso d'incendio: quando il cuore va a fuoco. Il ti amo è una testata nucleare da maneggiare con cura, se scivola rischia di far saltare tutto per aria. Che sia per quella connotazione che presuppone inevitabilmente un...