Non vi ho ancora parlato dell’ospite d’onore presente allo scorso White, il brand italiano TER ET BANTINE, che da sempre si distingue per il costante richiamo all’arte, rallegra il pubblico femminile, presentando la prima collezione di accessori. Oggetti di design che nascono da un’idea di imperfezione imperfetta, proporzioni e dettagli “fuori asse” mettono l’accento sul risultato finale: accessori dalla linea particolare ed esclusiva. Punte allungate che terminano smussandosi, tacchi a spillo dal corpo gonfio e sinuoso, cinturini sottilissimi che avvolgono la caviglia, tagli vivi dalla grazia inaspettata, vitello spazzolato in tinte scure dal sapore Brit, cavallino a pelo lungo in nuance accese, materiali tecnici per un effetto metallico e iridescente e velluto si mixano tra loro in un preciso disequilibrio, regalandoci una collezione che “non offre una formula, ma infiniti modi di essere”.
I haven’t told you about the guest of honour of the recent White show yet, the Italian brand TER ET BANTINE, that has always distinguished itself for its art-inspired pieces, a brand that, this time, will cheer us up with its first collection of accessories. Design pieces inspired by the concept of imperfect imperfection, proportions and “out of line” details that enhance the final outcome: special, exclusive accessories. Stretched out, rounded toe pumps, stilettos with a voluminous, twisty body, extra-thin straps wrapping around the ankles, raw cut trims with an unexpected touch of grace, brushed calfskin leather in dark hues with a Brit twist, pony skin pieces in flaming tints, hi-tech materials for metallic, iridescent effects and velvet that are mixed and matched together following a “precise” random effect, making up a collection that “definitely bans clichés offering countless different ways of being ourselves”.