Se ti capita di perderti per strada o non riesci a riconoscerla neanche dopo averla percorsa mille volte, non fartene una colpa, è solo che non hai orientamento. L’orientamento è un carattere ereditario del patrimonio genetico e se alla nascita non ti è stato trasmesso, puoi farci ben poco. Fattene una ragione, quando si farà colonna per raggiungere una meta, tu sarai sempre l’ultimo della fila. Sarai quello che non verrà mai interpellato quando ci si domanda quale strada conviene seguire, quale uscita autostradale si deve prendere, quello, insomma, che si metterà al volante solo quando gli altri non saranno in condizioni di farlo. Ma se fossi l’unico caso disperato al mondo, non avrebbero inventato il navigatore satellitare, quindi consolati. Il navigatore non è altro che una scatolina magica con un display che indica il percorso e una vocina che suggerisce le indicazioni, un nuovo miracolo tecnologico che ti cambierà la vita. Da ora in poi non sarai solo, ma avrai il tuo assistente di guida personale progettato per farti raggiungere qualsiasi destinazione tu voglia. Lo compri, lo installi e non vedi l’ora di testarlo, ti accomodi sul sedile e con l’indice destro imposti un indirizzo che, nove volte su dieci, lui non conosce. Devi ancora mettere la retromarcia e uscire dal parcheggio e sei già nella condizione di trovare una soluzione. Cerchi una via vicina a quella che vuoi raggiungere, fino a lì sapresti arrivarci anche da solo, ma la triste consapevolezza di aver fatto un investimento costruttivo che – per ora – non ti sta servendo a molto, ti induce a metterlo alla prova. Lui è scaltro, vuole stupirti e decide che ti porterà dove dici tu, ma alle sue condizioni, facendoti passare per viuzze di campagna e strade sterrate dimenticate da Dio e dagli uomini. Da quando hai messo in moto la macchina, c’è una sola frase che stai continuando a ripetere: “dove c***o stiamo andando?” E quel po’ di orientamento che hai sempre presuntuosamente pensato di possedere è andato a farsi fottere. Il tuo indice impazza sul touchscreen, lui ricomincia da capo, ricalcola il percorso e tu entri nel panico. Vorresti usare il dito medio, anche se forse è solo il pollice che può tirarti fuori dai guai, quello da esibire in casi estremi quando vuoi tornare a casa con l’autostop, ma la probabilità che altre auto stiano percorrendo la strada che ti ha suggerito il deficiente è praticamente nulla. In via ufficiale, ti dichiari disperso in una valle desolata. Ti chiedi quanto dovrà passare prima che i tuoi cari denuncino la scomparsa, quando inizieranno le ricerche e quando interverranno le forze dell’ordine e i cani da riporto. Almeno 48 ore? Troppo tempo! Non ti perdi d’animo, respiri, lo spegni e ti rimetti a guidare fino a che non trovi quelle insegne colorate di blu e bianco: i cartelli stradali, quelli che hanno sempre saputo mostrarti la retta via. Una volta raggiunta, con freddezza e lucidità, realizzi due cose. La prima: Ulisse è riuscito a tornare a casa solo perché il GPS non era un accessorio di serie della nave. La seconda: tra le istruzioni del navigatore satellitare manca la più importante: non somministrare a coloro che sono completamente privi di orientamento. Ci sono cose che non si possono comprare, lui è una di queste.
Go where your GPS leads you – if you get lost on the street or if you can’t recognise the street even after having gone down to it a thousand times, it’s not your fault, it’s simply that you lack sense of direction. The sense of direction is a hereditary characteristic of your genetic inheritance and if don’t have it, there’s nothing you can do. Accept it, when stuck in the traffic to reach a destination, you’ll always be the last in queue. You’ll be the one who will never be asked what direction to take, which motorway exit to go, the one who will drive only when the others can’t. But if you were the only desperate case in the world, they would never have invented satellite navigators, so don’t blame on you. Navigators are nothing but magic boxes with a display that shows the way and a voice that suggests directions, a new technological miracle that will change your life. From now on, you’ll be not alone, you’ll have your personal drive assistant programmed to let you reach any destination. You buy it, install it and you’re looking forward to test it, you sit in your car and digit an address that, none out of ten, the navigator doesn’t recognise. You still have to throw the car into reverse and leave the parking and you already need to find a solution. You look for a street close to where you must go, a street that you’ll be able to reach by yourself but the sad awareness that you have invested in something that should have been useful that, at the moment, is not useful at all, pushes you to test it again and again. The navigator is astute, he wants to surprise you and he decides he will lead you where you want but at his conditions, guiding you through countryside paths and desert unsurfaced roads. From the moment when you set in motion, there’s only one sentence you’re repeating: “where the f*** are we going?”And that little sense of direction that you had has completely disappeared. Your finger goes crazy on the touch-screen, it starts again, recalculated the path and you panic. You would use your middle finger even if it’s only your thumb that can help, the finger to show in an extreme situation to hitchhike but there are no opportunities that other cars are going down the desert road your stupid navigator has chosen. You officially declare yourself lost into a desert land. You wonder how much time should pass before your family reports your missing, when the research will start and when the police with their dogs will come into action. At least 48 hours? Too much time! You don’t panic, breathe in, breathe out, switch it off and start to drive until you find that blue and white signals: the old good road signals that have always shown you the way. Once your destination has been reached, in total self-control and clarity of mind, you realise two things. The first one: Ulysses managed to come back home only because the GPS was not an accessory of his ship. The second: the navigator handbook doesn’t include the most important information of all: never administer to those who completely lack sense of direction. There are things which are not for sale, sense of direction is one of these.
Coat: FAY
Jacket: SWAP INSIDE
Skirt: SWAP INSIDE
Shoes: CHANEL
Bag: CELINE
Sunglasses: PRADA
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