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“Amo il bello…che ci posso fare?!?” Valentino Garavani festeggia 50 anni di carriera e le sue creazioni, sinonimo di alta classe e grande creatività, se solo potessero parlare… già, perché ai suoi abiti manca solo il dono della parola, ma chi, meglio di loro, può raccontare una parte di storia della moda così importante? Il 5 dicembre, in diretta su You Tube con una conferenza stampa che sarà trasmessa in diretta streaming da New York, inaugurerà il VALENTINO GARAVANI VIRTUAL MUSEUM, progettato e prodotto da Novacon Associe’s di Parigi, in collaborazione con Kimmonth Manfreda e sotto la supervisione di Giancarlo Giammetti, che per tutti questi anni ha affiancato Valentino con dedizione, amore, professionalità e tanta tanta pazienza. Un viaggio virtuale e tridimensionale nella sua galleria di moda permanente, che se fosse di dimensioni reali occuperebbe una superficie di circa 10 mila metri quadrati. Tutti presenti, nessuno escluso, questa volta avere il biglietto non sarà un’impresa impossibile, basterà acquistare l’applicazione con computer o telefono, scaricabarile dal sito valentino-garavani-archives.org e poter così visionare a 320 gradi i vestiti che ripercorrono la sua carriera, come sono stati creati e per quali celebrità. Ma perché l’ultimo imperatore dell’alta moda ha deciso di usare il web per una ricorrenza così importante? Perché “Valentino è Valentino” e desidera lasciare al mondo parte della sua eredità. “Sono felice che migliaia di studenti, giovani stilisti, gente della moda abbiano modo di vedere e studiare il mio lavoro sotto ogni aspetto e in un modo così facile e accessibile per le ultime generazioni”. 300 abiti, disegni, video, illustrazioni, foto scattate nel suo percorso artistico e tra quegli abiti, quello indossato da Jacqueline Kennedy il giorno delle sue nozze con Aristotele Onassis, quello indossato da Liz Taylor alla prima di Spartacus, quelli di Sofia Loren e Julia Roberts alle premiazioni degli Oscar nel 1991 e nel 2001… il mio, per gentile concessione della blogger e per dovere di cronaca, lo posto direttamente qui, in anteprima mondiale ;-)! Lui che ama creare vestiti, ma che si definisce un disastro in tutto il resto, lui e la sua profonda sensibilità al bello, lui che ha realizzato il sogno della sua vita, quello di creare abiti femminili, ha davvero capito cosa le donne vogliono: niente di più che sentirsi belle…
“I love beauty… it’s not my fault…” Valentino Garavani is celebrating his 50 years of career, if only his creations, synonymous with high class and creativity, could talk … Yes, because there is only the gift of speech missing from his clothes. Who better than them can tell a so important part of fashion history? On December 5th, live on YouTube, with a press conference which will be broadcast streaming from New York, the Valentino Garavani Virtual Museum will be inaugurated. It has been designed and produced by Novacon Associate’s, in collaboration with Kimmonth Manfreda and under the supervision of Giancarlo Giammetti, that, for all these years, has collaborated with Valentino with dedication, love, competence and a lot of patience. A virtual three-dimensional journey in his permanent fashion gallery, that, if it were of real size, it would occupy approximately a 10.000 square meter area All present, none excepted, this time getting the ticket will not be an impossible task. Just buy the computer or mobile application from valentino-garavani-archives.org, and you will be able to see all the clothes that cover his career, how they were created and for which celebrities. But why the Last Emperor of high fashion has decided to use the web for a so important recurrence? Because “Valentino is Valentino” and he wants to leave to the world part of his legacy. “I am delighted that thousands of students, young designers, and the fashion industry itself have a chance to see and study my work in every aspect, and, moreover, in a so easy and accessible manner for the latest generations.” 300 clothes, drawings, videos, illustrations, pictures taken from his artistic path, and among those dresses, one worn by Jacqueline Kennedy on the day of her marriage to Aristotele Onassis, one worn by Liz Taylor at the premiere of Spartacus, those of Sophia Loren and Julia Roberts for the Oscar Awards, respectively in 1991 and 2001 … Mine, as a courtesy of the blogger and for the duty of report… I will post it directly here in world preview! He, who loves creating clothes, but defines himself a disaster in everything else, he and his deep sensitivity to beauty, he, who has realized the dream of his life, to create women’s clothing, has really understood what women want: nothing more than feeling beautiful …
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