n questi anni di vita, non ho acquisito un gran numero di certezze, ma di una cosa sono sicura: le cose facili non mi piacciono. In realtà, non amo nemmeno quelle troppo complicate, eppure il mio DNA non è è predisposto a scegliere la strada che può portarmi immediatamente al punto, la evita addirittura come la peste. Il mio codice genetico raccoglie ogni tipo di sfida, quando non succede è perché si è distratto e fino ad oggi, la corsa deve essergli sfuggita. Per correre ci vuole grinta – non che io non e abbia – ma t’impone di convincere la tua mente a spingersi oltre, dove le gambe non credono di poter arrivare e 1. Io non sono così imperativa. 2. La mia mente non è così facile da plagiare. Insomma, diciamocelo, per iniziare qualcosa che necessita di tanta costanza e impegno, ci vuole una buona ragione e quando non sei tu a cercarne una, è lei a trovare te: la mia si chiama Vanity Experience adidas. Vanity Fair e adidas organizzano un progetto della durata di due mesi, che inizierà con l’apertura di un blog dedicato e si concluderà con una maratona a staffetta prevista per il 3 aprile a Milano, a me viene chiesto di partecipare e di fare la mia parte: di seguire un programma di allenamento ad hoc con adidas, di partecipare a uno shooting indossando la nuova collezione del brand e di correre 10 km di questa maratona. – Mi sono detta: ci sto! E non sarò sola, ci saranno tre compagne con cui condividere questa esperienza: Alice Cerea, Juliane Borges e Laura Grampa, ci saranno i coach di adidas Runbase che ci daranno le dritte giuste e non mancheranno i capi e le scarpe migliori con cui portare a termine la missione – che questa volta non sarà impossibile – a cominciare dalla PureBOOST X, la running realizzata specificamente per le donne. Da oggi si comincia e adidas insegna: qualunque sia la tua forma fisica. Qualunque sia il tuo obiettivo. Ogni giorno. In ogni luogo. Vai oltre l’allenamento: scopri la tua versione migliore.
In my life over the years I realized I haven’t reached many certainties, but of one thing I am sure of: I don’t like it the easy way. Well to be truly honest I’m not too keen on complex things either, though my DNA is unable to choose the road that can lead me straight to the point, it avoids it like plague actually. My genetic code is ready to face any kind of challenges so, when that doesn’t happen… my genetic code must have been distracted or else the run must have eluded it, at least so far. Running requires a fighting spirit – not that I don’t own one – it actually asks your mind to push further, where you’re your leg do not believe they could reach and 1. I am not such an imperative person. 2. My mind is not as easy to persuade. Well let’s admit to it, to start doing something that needs such consistency and efforts, I’d need a very good reason and when it’s not you looking for one it’s the very one that’s looking for you: and it’s called Vanity Experience adidas. Vanity Fair and adidas are planning on a project that will last two months beginning with the opening of a dedicated blog which will end April 3rd in a relay marathon in Milan. They are asking me to join in and to do my part: to follow a tailored ad hoc training program with adidas, to take part to a shooting while wearing their brand new collection and to run 10 km in this marathon. – I said to myself: why not! And I won’t be alone, there will be three more girls I am willing to share this experience with: Alice Cerea, Juliane Borges and Laura Grampa, there will also be our coaches from adidas Runbase who will help us with the training and there will be plenty of clothes and the best shoes to complete our mission with – a mission impossible this time – to begin with PureBOOST X, the runners specifically designed for women. We’ll start from today and as adidas says it: any shape. Any goal. Any day. Any place. It’s time to go beyond fit and find your more.
Total look: adidas