olpi Donna vi aspetta domenica 9 ottobre dalle 18 in Largo San Giorgio 101 per un evento speciale dedicato a Vivetta: il brand italiano che ha saputo trasformare l’abbigliamento femminile in un universo multiforme di eleganza, leggerezza, romanticismo e ironia. Linee pulite si affiancano a dettagli inaspettati per poi fondersi a deliziosi ricami che sono parte integrante di ogni sua creazione. Nella location suggestiva della boutique, allestita a tema per l’occasione, Volpi Donna presenterà la collezione autunno inverno che trae ispirazione dalle opere del celebre illustratore, pittore e scenografo Romain de Tirtoff, esponente dell’art dèco. Io ci sarò e sono pronta a vivere l’emozione di una favola 2.0.
New York New York
Non c’è due senza tre: l’indomani avrei dovuto ripetere quell’esame per la terza volta. Mia mamma era stata chiara: se pure stavolta non lo passi, salta il viaggio a New York. Non avrebbe ammesso giustificazioni o sconti di pena, se mi fossi fatta bocciare un’altra volta, avrei detto addio alla Quinta, a Central Park, alla vetrina di Tiffany. E per cosa? Per uno stupido esame di arte contemporanea! Che cavolo, era il mio ultimo esame, quello con tagliare il traguardo e mettere fine a questa lunga agonia, cosa ci voleva per far colpo sulla professoressa Ponti? Avrei dovuto dimostrarle che mi ero impegnata, che avevo studiato e che preferivo l’art déco alla pizza, e se non ci fossi riuscita? L’ultimo esame doveva essere valutato con più clemenza, specie se dato per la terza volta. Avrebbe dovuto regalarmi un bel diciotto politico, una stretta di mano e un arrivederci a mai più. Ma nello stato attuale, devo sudarmelo quel diciotto. Ci voleva qualcosa che potesse stupirla. – Parliamo di arte, mi spiego? E allora decisi mi mettere il vestito nuovo, quello che avevo comprato per tirarmi fuori da quella situazione e salvarmi le chiappe. Quell’abito che aveva trasformato un’opera di Romain de Tirtoff in un ricamo con effetto trompe-l’oeil. Questo sì che l’avrebbe impressionata come La colazione sull’erba di Manet! Presi un diciotto che rovinò la mia media, una stretta di mano e un arrivederci a mai più. Ma sapevo di aver meritato la mia laurea, perché non c’è opera d’arte che non saprei riconoscere. New York sto arrivando!
Volpi Donna awaits you Sunday October 9 from 6 pm in Largo San Giorgio 101 for a special event dedicated to Vivetta: the Italian brand that has wisely turned feminine clothing into a multiform universe of elegance, lightness, romanticism and irony. Clean lines go along with unexpected details to blend into delicious embroideries, which are an integral part of each creation. Inside the suggestive location of the boutique, themed to the occasion, Volpi Donna will feature a fall winter collection that gathers inspiration from the masterpieces of a famous illustrator, painter and stenographer: Romain de Tirtoff, an exponent of deco art. I’ll be there ready to live the emotion of a fairytale 2.0.
New York New York
Never two without three: the next day I should have repeated the exam for the third time. My mum had been very straightforward: if you fail you are not going to New York. No messing about it, no kidding, if I failed again, I would have had to say good bye to Fifth Avenue, to the Central Park, to the Tiffany’s shop window. And what for? A stupid exam on contemporary art! Wtf! It was my last exam, the one that would have put an end to my sufferings, what did I need to impress professor Ponti? I should have showered her with all my efforts, should have showed her that I had studies, that I did prefer art deco to pizza, and what if I failed? My last exam deserved tolerance in its assessment, especially because it was my third try. She could have given me a politically correct pass, a hand shake and a “never see you again” kind of thing. But as it looked… I was bound to suffer that pass. I needed something to impress her. – We are talking about art, did I make myself clear?- So I made up my mind I would have put my new dress on, the one that I had bought to survive the situation and to drag my ass back. That dress turned me into a Romain de Tirtoff masterpiece of embroidery with some trompe-l’oeil effect. I was sure The Luncheon on the grass by Manet was impressive! I got a pass, which ruined my average mark, a hand shake and a “never see you again” kind of thing. I knew I had deserved my degree in Fine Arts, since there is no masterpiece that I could not recognize. New York I am coming!
Dress: VIVETTA
Shoes: GIAMBATTISTA VALLI
Bag: JIL SANDER
Eyewear: TOM FORD